Giornata mondiale della terra

Il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, ricorre l’Earth day, la Giornata della Terra, voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promossa ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy.

La celebrazione del nostro pianeta era nata come movimento universitario che proponeva i temi del rispetto dell’ambiente e della pace ma solo dopo il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico. “Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”, scrisse.

Questa giornata è stata poi approvata dal Segretario generale delle Nazioni Unite Maha Thray Sithu U Thant con l’obiettivo di conservazione le risorse naturali della Terra e valutare le problematiche del pianeta come l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali).

Nel corso degli anni l'organizzazione dell'Earth Day è diventata sempre più organica e corposa e ha raggiunto milioni di persone in tutto il mondo. La festa della terra, infatti, è oggi celebrata da oltre un miliardo di persone in 192 Paesi del mondo. E’ nata così la cosidetta “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall'energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.

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